ALESSANDRO DE MARCHI

SONO PROFONDAMENTE LEGATO ALLA MIA TERRA, ALLA MIA CASA. 

SENTO CON ENORME ORGOGLIO IL SOPRANNOME CON CUI VENGO CHIAMATO. 

TRA UNA CORSA E UN BREAK, QUI TROVERETE QUALCOSA IN PIÙ SU DI ME E SULLE MIE PASSIONI, CHE SPERO POTRETE CONDIVIDERE.

Il Rosso di Buja ciclista è nato per caso, o forse anche no, in una domenica mattina a Buia. Il mio paese. Era primavera e accanto alle attività della classica sagra paesana, fu organizzata dalla Società Ciclistica Bujese un piccola gimcana. Promozionale, aperta tutti. E furono proprio quei birilli e quello slalom probabilmente a farmi innamorare delle due ruote. Inconsciamente è ovvio. Da quella gimcana sono passati molti anni e molti kilometri; ma ancora non dimentico quella prima pedana di partenza e non posso non pensare che sia tale e quale a quella della mia “Leggenda Personale”.

“UN UOMO SENZA LA SUA TERRA È UN UOMO SENZA CUORE” CIT.

Il legame con il Friuli è profondamente radicato in me. I sogni nel cassetto da realizzare e legati al luogo da dove provengo sono ancora molti e voglio fare il possibile per realizzarli.

PERCHÉ QUESTO LOGO ?

Un logo con il mio colore, con tutte le sue sfumature e declinazioni. Lo stesso colore che nella realtà colora il mio profilo.

Un logo che raffigura un manubrio che così tante volte impugno con determinazione e passione nel mio lavoro ma che può anche ricordare i rami di una vite, una pianta che rappresenta la mia terra, la mia casa.

Una iniziale che richiama forte quel famoso soprannome, ormai considerato come un secondo nome.

CICLISMO E TERRITORIO

La nascita del logo, prima, e la successiva creazione dell’etichetta di vino Rosso di Buja, rappresentano una prima pietra, la prima pietra di un’idea, di un progetto più generale che pone le fondamenta su due pilastri centrali : pilastri prima di tutto della mia persona: il territorio e la bicicletta. Due aspetti centrali nella mia vita e di molte persone che mi sono vicine.

IL SOPRANNOME

La scintilla che ha fatto scattare tutto risale a ormai qualche anno fa. Il mio soprannome .
Fin da giovane il colore rosso mi ha caratterizzato, a volte, devo dire, mi ha anche fatto stare male. Con il tempo però, soprattutto grazie al ciclismo, è diventato un qualcosa di caratterizzante, di speciale, che ho iniziato a sentire davvero mio.
Grazie ai compagni di squadra di tanti anni fa, è diventato l’unico modo in cui venivo chiamato.
Quando si trattava ormai di un cosa consolidata, di cui anche iniziavo ad essere fiero, il tutto arrivò all’orecchio di un giornalista e la cosa divenne ufficiale, divenne il mio soprannome.

Fu in quel momento che iniziai a sviluppare questo concetto : l’idea che il soprannome potesse trasformarsi in simbolo, un vero e proprio marchio.
Per due semplici motivi : parla di me ma soprattutto della mia terra.

IL VINO

Ovviamente quando pensai di creare un marchio e un simbolo, sentivo la necessità di legarlo anche a qualcosa di pratico e concreto e trovai la soluzione nelle parole stesse del logo.

In Friuli quando parliamo di rosso intendiamo principalmente una cosa: il vino.

Da qui è nata l’intuizione di coinvolgere una famiglia che ho incontrato letteralmente sulla mia strada, più precisamente sulle mie strade di allenamento: la famiglia Comelli di Nimis. Delle persone che rappresentano una splendida realtà di questa zona.
Incontrai naturalmente una disponibilità totale e fu così che decidemmo di creare un etichetta ad hoc per un tipico vino friulano, un etichetta con il nome di questo logo, questo marchio.
E’ nata così l’etichetta “Il Rosso di Buja”.

DIAMO UN TAGLIO ALLA SETE

Sono arrivato a questa grande iniziativa grazie ad una grande amicizia che mi lega alla famiglia Comelli, una delle realtà coinvolte in questa opera benefica.

Il racconto dell’attività svolta da fratel Dario con la sua “bacchetta magica” nella ricerca dell’acqua mi ha ovviamente colpito.

Ancor di più mi ha colpito il venire a conoscenza di questo grande appuntamento in cantina con lo scopo di aiutarlo laggiù in Kenia.

Il titolo, con questo imperativo “diamo un taglio alla sete”, mi fa davvero comprendere che ciò che realmente muove gli amici di “fuori di sesta” è un impegno forte e deciso nell’aiutare chi è più sfortunato di noi.

Non poteva essere altrimenti in una causa così delicata e importante; il vino è da sempre per me sinonimo di amicizia e unione!

Volentieri quindi porto il mio piccolo contributo nell’accendere qualche riflettore in più su questa bellissima storia di volontariato.

SOLUZIONI PER VIVERE BENE

Sono molto felice di questa felice collaborazione con la realtà friulana Casa Confort.

Specialisti di prodotti per la salute e il benessere in casa, spaziano dagli ambiti più classici della pulizia e dell’igiene casalingo a quelli dell’acqua e del bucato fino all’altrettanto importante momento del sonno! Hanno messo a disposizione per me e la mia famiglia strumenti all’avanguardia che hanno migliorato la qualità e il mio “vivere” la casa. Vi invito a contattarli e scoprire quali prodotti hanno da offrirvi.

www.casa-confort.it

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